sabato 22 maggio 2010


Io, Giovanni Dursi, Docente MIUR a tempo indeterminato di Filosofia e Scienze sociali, contesto la Circolare inviata dal Direttore dell'Ufficio scolastico regionale dell'Emilia Romagna, Marcello Limina, ai Dirigenti scolastici degli Istituti scolastici autonomi, per richiamarli sulla necessità di invitare i docenti a contenere manifestazioni critiche, a mezzo stampa, talvolta "con toni esasperati e denigratori", facendo appello ad una serie di normative che impongono agli impiegati pubblici di astenersi da dichiarazioni lesive nei confronti della propria amministrazione. Contesto la cultura censoria che ispira la Circolare, negando i diritti costituzionali. Ritengo la Circolare un grave atto intimidatorio di stampo fascista che mette in pericolo la libertà di espressione. Protesto, in particolare, per l'invito del Direttore dell'USR - E. R. di "sensibilizzare il personale scolastico" al fine di convincerlo ad "astenersi da dichiarazioni o enunciazioni che in qualche modo possano ledere l'immagine dell'amministrazione pubblica". Mi permetterò di "criticare" sempre e, quando lo riterrò opportuno, l'operato del Governo attuale e del MIUR, nello specifico, in tutte le forme pubbliche possibili. Mi batterò per ribaltare la concezione autoritaria e "preventivamente" repressiva della Circolare nella quale si cita anche l'art. 494 del d.lgs. 297/94, attraverso cui si sancisce di comminare verso il personale docente "sanzioni disciplinari per atti non conformi alla responsabilità, ai doveri e alla correttezza inerente alla funzione". Questo Direttore USR - E. R. deve dimettersi per l'operazione inquisitorio-poliziesca alla quale induce i Dirigenti scolastici del suo territorio intimando loro di "ricordare al personale scolastico che è improprio indirizzare ad alte autorità politiche o amministrative diverse dal loro diretto riferimento gerarchico documenti, appelli o richieste". Dichiaro completa solidarietà ai colleghi e personale A.T.A. del Liceo classico 'Muratori' di Modena che, riuniti fuori scuola, hanno approvato una mozione contro il "carattere intimidatorio della circolare" appellandosi all'art. 21 della Costituzione in base al quale è lecito manifestare il proprio pensiero. Ancora una volta i cittadini capaci di critica dimostrano che si può "violare" la norma (come nel caso della "Direttiva Maroni" sull'ordine pubblico) e, contestualmente, rispettare la Costituzione. Chedo anche io le immediate dimissioni del Dirigente ministeriale che ha firmato la Circolare, respingo il tentativo di rivolgersi in questo modo ai Dirigenti scolastici, e quindi al personale della scuola, minacciando "sanzioni per i non allineati" e invitandoli "a farsi meri esecutori di direttive che ledono i diritti degli insegnanti e del personale A. T. A.". Annuncio, infine, che utilizzerò tutti gli strumenti sindacali, politici e di comunicazione sociale (comprese le lezioni), come la Costituzione e il diritto del lavoro mi consentono, per oppormi a questo genere di indicazioni che sono vessatorie e gravissime per la libertà di tutti i cittadini. Ora e sempre resistenza. Giovanni Dursi

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